MARSALA. «Un anno fa una sentenza strabiliante ha massacrato una città, il suo sindaco e 20 anni passati a fare politica». Con questa frase Giulia Adamo ha aperto la sua conferenza stampa, all' indomani dell' annullamento, da parte della Corte di Cassazione, della sentenza di condanna (a 2 anni e 10 mesi e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni) pronunciatalo scorso luglio dalla Corte d' Appello di Palermo, condanna in seguito alla quale l' allora sindaco di Marsala si era dimessa.
L' ex primo cittadino ha voluto chiarire i passaggi di questa vicenda che risale al 2005, quando Giulia Adamo era presidente della Provincia di Trapani. «Dieci anni fa va in pensione un dirigente e ne arriva un altro che si pone delle domande in merito al convitto per audiofonolesi. Scopriamo che per l' 80 percento degli assenti pagava la provincia. Abbiamo chiesto che ci inviassero documenti, spiegazioni. Ci rispondono soltanto che c' è una convenzione simile a Caltanissetta. Io, da preside, decido di andare a vedere. Trovo un istituto sporco».
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