MARSALA. Il notaio Salvatore Lombardo esce di scena: non sarà candidato-sindaco alle prossime amministrative né terrà alcun tavolo per la scelta del candida sindaco. La decisione l'ha ufficializzata durante una affollata conferenza stampa nel corso della quale ha fatto una dettagliata cronistoria degli ultimi due mesi che lo hanno visto tornare alla ribalta politica come autore di un tentativo di mettere assieme una alleanza che potesse trovare un candidato-sindaco comune (e non lui naturalmente) e una coalizione che avesse l'obiettivo primario di "riscattare" la città dal "vassallaggio" in cui oggi si trova.
«Mi dispiace - ha esordito - ma non posso fare il candidato sindaco della città; 14 anni fa ero giù giovane e più incosciente. Sono stato un uomo "prestato" alla politica». Poi la cronistoria degli ultimi due mesi che lo hanno visto impegnato in incontri volti a raggiungere l'obiettivo primario di trovare «un sindaco per la città». «Sapevo che non potevo impegnarmi - chiarisce - ma c'era un candidato a sindaco e una specie di lotta a chi voleva salire sul carro del Pd. Non ho mai fatto politica "contro" questo o quel candidato né intendevo appoggiare alcuno, ma soltanto creare un tavolo per portare avanti un discorso sulla città».
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