TRAPANI. Finisce con l’appannaggio a favore del Comune di Trapani il primo round di un contenzioso con l’Istituto Autonomo Case Popolari e che vede quest’ultimo condannato al pagamento della somma di 341.689,00 euro per l’importo dovuto per l’imposta dell’Ici relativa all’anno 2007. L’Iacp però non ci sta e presenta ricorso in appello. Questi i fatti: l’amministrazione comunale del capoluogo nell’anno 2010 notificò all’Iacp l’intimazione al pagamento della somma per l’imposta dovuta e relativa gli alloggi popolari di proprietà dello stesso Istituto. Da qui una lunga corrispondenza tra i due Enti e poi il ricorso davanti alla Commissione tributaria di primo grado.
L’Istituto ha fatto, quindi, rilevare che gli immobili sono stati realizzati su area di proprietà comunale e che le parti interessate non hanno mai dato corso a quanto specificatamente previsto da un’apposita disposizione di legge. In base a questa legge (la 865 del 1971) il Comune avrebbe dovuto concedere all’Ente il diritto di superficie su aree espropriate per la realizzazione di alloggi popolari e che quindi la mancata costituzione del diritto di superficie comporterebbe l’applicazione dell’esenzione dal pagamento dell’Ici.
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