ALCAMO. La fase uno è consistita nel fare stampare e quindi esporre in vetrina manifesti con la scritta: "Questo esercizio aderisce alla protesta promossa da coloro che vivono il centro storico contro l'istituzione della Ztl". Quindi sono passati alla fase due: spegnere le luci delle insegne e delle vetrine dei negozi in cui lavorano. Protagonisti sono vari commercianti che esercitano l'attività nella zona del corso stretto ad Alcamo. Il corso stretto è il tratto più antico del corso VI Aprile. Ai promotori di questa forma di protesta, infatti, non piacciono, ma questa non è una novità ormai da molti anni, i provvedimenti che l'amministrazione comunale ha più volte improvvisato chiudendo al traffico veicolare tale strada.
In questo momento, la zona a traffico limitato è istituita dalle ore 18 alle ore 21. Le gelide, ventose, piovose serate di febbraio che si vivono tuttora ad Alcamo non incoraggiano il passeggio dei pedoni. Quindi, a maggior ragione, i negozianti fanno sentire le proprie rimostranze poiché lamentano un vistoso calo delle vendite. Nello scorso periodo delle festività natalizie, come già pubblicato, non erano mancate aspre critiche anche per la chiusura della via Amendola, arteria strategica per l'accesso in città, e del corso VI Aprile fino all'incrocio con via Cernaia e via Diaz. Ieri momenti di tensione, tra commercianti e vicesindaco Cusumano, al Centro congressi Marconi per il dibattito nell'ambito del progetto "ColtiviAmo Alcamo". Mentre il gruppo consiliare di ABC - Alcamo Bene Comune, composto da Sebastiano Dara, Vito Lombardo e Mauro Ruisi proprio in questi giorni torna a farsi sentire indirizzando al sindaco Bonventre un'interrogazione per quanto riguarda "l'incarico di "Mobility Manager", affidato a titolo gratuito all'architetto Francesco Amodeo, e poi rinnovato per un altro anno.
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