TRAPANI. Salvaguardare un bene culturale di grande pregio per tutta la città. E’ questo l’obiettivo che si prefigge la commissione d’inchiesta sul Luglio Musicale che, ieri mattina, ha eletto all’unanimità Ninni Barbera presidente. Della commissione (per la quale non è previsto alcun gettone di presenza), poi, ne fanno parte anche Nic Giarratano del gruppo misto, Nicola Sveglia di Articolo 4, Nicola Lamia di Forza Italia ed Andrea Vassallo del Partito socialista. «Questa commissione vuole lavorare in un clima di serenità – afferma Ninni Barbera – e vogliamo anche profondità, ossia agire liberamente. Per salvaguardare il Luglio, ritengo che una commissione di questo tipo sia necessaria, perché i problemi vissuti negli anni dal Luglio sono stati tanti e ritengo che un Ente di questo tipo debba essere seguito e non controllato. Non abbiamo uno scopo indagatorio, ma certamente dovremo accertare alcune cose, in modo tale che il consiglio comunale, poi, si possa rendere conto dell’operato del Luglio e di quanto è avvenuto nel corso degli anni». Barbera, dopo aver ringraziato gli altri consiglieri comunali nominati nella commissione «anche perché nel momento in cui ero rimasto da solo hanno deciso, con grande spirito di sacrificio, di proporsi volontariamente per questo ruolo e, poi, hanno anche pensato spontaneamente di indicarmi presidente», sottolinea anche che «nel corso degli ultimi anni ci sono state troppe illazioni sul Luglio Musicale – continua – e ritengo che non sia facile gestire un ente culturale in questa particolare fase economica». La commissione, inizialmente, era stata istituita nell’estate scorsa, su richiesta del Partito democratico, ma non si era mai insediata in quanto quattro dei cinque componenti avevano rinunciato. L’unico a non aver rinunciato era stato proprio Ninni Barbera. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI