Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Frazioni dimenticate a Trapani: fa discutere l’iniziativa per un nuovo Comune

TRAPANI. Le frazioni devono essere prese in maggiore considerazione dall’amministrazione. Occorre una vera presa di coscienza che di quello che negli anni è stato promesso, non è stato realizzato praticamente nulla. E’ questo, in sintesi, il pensiero di alcuni dei consiglieri, soprattutto di quelli che risiedono nei territori interessati dall’eventuale erezione a Comune del Misiliscemi (tutte quelle a Sud del capoluogo), ma anche dei rappresentanti dei due maggiori parti presenti in consiglio comunale, il Partito democratico e Forza Italia.“Questo processo per il distacco del territorio di Misiliscemi doveva avvenire già qualche anno addietro – afferma Domenico Ferrante, esponente dei Socialisti e residente a Salinagrande -. Questi territori, infatti, nel corso degli anni non sono mai stati attenzionati come meritavano e l’iter per la nascita del Comune è la risposta alle varie inefficienze”. Secondo Ferrante, pertanto, “se questa proposta potrà portare ad un miglioramento delle loro condizioni, ben venga, considerando anche che per Palazzo D’Alì la separazione avrebbe notevoli ripercussioni, soprattutto sul piano economico”. “Tutte le frazioni – è, invece, il pensiero di Michele Cavarretta, consigliere del gruppo misto e vicino soprattutto al territorio di Marausa – pagano tanto in termini di lavori pubblici, a cominciare dalle fognature per finire all’illuminazione. Pertanto, coloro che risiedono nelle frazioni hanno tutto il diritto di chiedere la separazione, anche perché tutte le amministrazioni, compresa quella attuale, non hanno fatto praticamente nulla”. Subito dopo, però, spiega che “considerando la spending review cui tutti quanti siamo chiamati, andare a costituire un altro Comune sarebbe un errore. Per questo – conclude Cavarretta – la soluzione sarebbe quella che tutti gli amministratori, a cominciare da quelli presenti per continuare con quelli futuri, prendano realmente in considerazione questi territori”. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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