TRAPANI. L’appuntamento è fissato per questo pomeriggio alle 17.30. Sotto Palazzo D’Alì, la sede principale del Comune, infatti, si raduneranno tutti coloro che vogliono dire no all’aumento del gettone di presenza deciso dal consiglio comunale, a maggioranza, da 66 ad 87 euro, anche se a partire dal primo gennaio del prossimo anno. Alcuni consiglieri, però, nel frattempo hanno deciso di lasciare nelle casse del Comune il 30% in più che avrebbero dovuto percepire a partire da gennaio, mentre altri hanno deciso di devolverlo in beneficenza.
Nel frattempo il neoforzista Totò La Pica, uno dei sette consiglieri comunali ad aver votato contro la delibera relativa all’adeguamento, chiama in causa Mimmo Fazio, non in qualità di capogruppo di “Uniti per il futuro”, bensì come parlamentare regionale. «E’ sempre stato a favore della spending-review – spiega La Pica -, ma, stranamente, su questo argomento è rimasto in silenzio quando, invece, mi piacerebbe venire a conoscenza del suo pensiero». «Non raccolgo alcuna provocazione. Per quel che mi riguarda il mio impegno politico va ben oltre le questioni economiche e lo dimostrano i fatti – è la replica di Mimmo Fazio -. Ho rinunciato al 30% della indennità da sindaco che mi sarebbe spettata di diritto dopo la sentenza della corte costituzionale che ha annullato le sanzioni per lo sforamento del patto di stabilità».
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