Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere che il segretario comunale di Alcamo, Cristofaro Ricupati, sia rimosso dal suo incarico. Valentina Palmeri, deputata grillina all'Ars, riferisce infatti di avere appena ricevuto risposta dalla Regione alla sua interrogazione parlamentare depositata diversi mesi fa. E la sintetizza con queste parole: "Mentre il Ministero dell'Interno ha già avviato il doveroso procedimento disciplinare, il sindaco Bonventre, invece, continua a mantenere al Comune di Alcamo questa situazione di assoluta illegittimità". Ma cerchiamo di capire meglio. "L'incarico del dirigente del Comune - aveva denunciato Palmeri - è incompatibile col decreto legislativo 39 del 2013 che statuisce l'inconferibilità di incarichi di vertice a coloro che siano stati condannati anche con sentenza non passata in giudicato per abuso d'ufficio e falso ideologico. Una normativa - aggiunge Palmeri - disattesa dal sindaco di Alcamo, Bonventre, che, infatti, non ha ancora provveduto alla rimozione del segretario".
Palmeri sostiene inoltre: "La circostanza che la condanna per il Ricupati sia intervenuta prima che il decreto legislativo 39 del 2013 entrasse in vigore non ha refluenza alcuna su eventuale irretroattività della norma; in tal senso la delibera 46 del 2013 della Civit è chiara e non presta il fianco ad altro tipo di interpretazione. Tale circostanza viene ripetuta a chiare lettere, come si evince dalla risposta dell'assessorato per le Autonomie locali, dalla nota del Ministero degli Interni - Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali del 7 luglio 2014, inviata alla Prefettura di Palermo e Trapani. Ebbene, in questa nota si legge che "il Ministero dell'Interno ha avviato il doveroso procedimento disciplinare di competenza nei confronti del Ricupati" non appena acquisita la documentazione da parte del Tribunale di Trapani". La deputata del M5S prosegue affermando che nella nota è anche riferito "che la Civit, con delibera 46 del 27 giugno 2013, si è effettivamente pronunciata sull'immediata applicabilità della nuova disciplina. Peraltro, essendo quello del segretario un incarico di vertice dell'ente locale, è rimessa al sindaco del Comune ogni iniziativa per la revoca dell'incarico stesso".
Il sindaco Sebastiano Bonventre replica: "Sulla questione abbiamo a suo tempo investito la Civit e la risposta era che la particolare situazione del segretario Ricupati non consentiva di esprimere un giudizio certo e che la norma nel suo caso andava meglio interpretata dal Ministero della Funzione pubblica. Cosa che non ha mai fatto nonostante la Civit stessa lo avesse investito del problema. D'altra parte anche una nota del Ministero dell'Interno da cui il segretario dipende non era affatto propensa ad una sua sospensione - prosegue Bonventre -. Gli organi istituzionali, poiché quindi già dal sottoscritto a suo tempo investiti del problema, potrebbero e dovrebbero inviare note ufficiali da cui far derivare provvedimenti consequenziali che, qualora non opportunamente motivati, potrebbero tradursi in un boomerang economico per l'ente comunale. Ad oggi a me è pervenuto solo questo comunicato stampa del Movimento 5 Stelle e possiedo solo quei pareri ufficiali precedenti di cui sopra, niente affatto in linea con esso".
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