Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Fine di un incubo dopo 2 mesi, ingegnere trapanese riabbraccia la moglie fuggita dall'Ucraina

Baldo Valenza ha riabbracciato la moglie Yuliia Prodan

Non sentiva la sua voce dai primi di marzo, non la vedeva dal 17 febbraio. Ma dopo settimane di angoscia e di paura, l'ingegnere trapanese Baldo Valenza è tornato a stringere tra le braccia la moglie Yuliia Prodan. È la fine di un incubo durato due mesi. «È una gioia indescrivibile - commenta Valenza - , un senso di liberazione, una riconquista della serenità e del quotidiano, la fine di quella sensazione di vivere come se tutto si fosse fermato a 2 mesi fa». La moglie, ucraina di 36 anni e dipendente di una Rsa, era partita per Mariupol per rivedere i familiari dopo due anni di lontananza a causa del Covid. Dopo pochi giorni la città ucraina fu una delle più bersagliate dall'esercito russo. Baldo Valenza, 44 anni, ingegnere trapanese residente a Torino dal 2007, ha vissuto un dramma fatto di telefonate senza risposta, di disperate ricerche di contatti in Ucraina. Un tormento spezzato solo da alcune informazioni indirette arrivate a fine marzo, secondo cui Yuliia era viva e aveva trovato riparo in una scuola. «Mia moglie è riuscita ad andare via da Mariupol la scorsa domenica - racconta - grazie al passaggio in auto di un conoscente, abitante nelle immediate vicinanze della periferia di Mariuopol dove si trovava insieme ai genitori. Una volta fuori dalla città è riuscita ad avvisarmi». La donna ha poi ottenuto il pass per lasciare in sicurezza l'Ucraina ed entrare in Russia. «Una volta fatto questo passaggio - aggiunge Valenza - un servizio di trasporto passeggeri a pagamento l'ha portata fino alla frontiera Russia-Lettonia e da lì ha cambiato mezzo con destinazione finale Varsavia». Un lungo viaggio che però le ha permesso di scappare dalla guerra e di riabbracciare il marito che l'ha raggiunta in Polonia. «Domani torneremo in Italia - sorride l'ingegnere trapanese -. Riconquistiamo la nostra vita».

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