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Strage di donne nel Canale di Sicilia: 21 morte. Salvati 1000 migranti, in 200 verso Trapani

TRAPANI. Strage di donne nel canale di Sicilia con uno spettacolo di orrore e morte che si è presentato agli occhi dei soccorritori, sulla nave Aquarius di Sos Mediterranee, con a bordo l'equipe di Medici senza frontiere, che hanno scorto cadaveri ammonticchiati su un gommone mentre altri migranti tendevano le mani per la disperazione chiedendo aiuto dopo aver trascorso non si sa ancora quante ore con i cadaveri accanto. Ventuno donne e un uomo morti è il bilancio dopo che i sopravvissuti sono stati aiutati a salire sulla nave che una volta era impegnata come guardapesca dell'Atlantico del Nord. La nave di Msf, che ha soccorso due imbarcazioni in difficoltà, dovrebbe arrivare domani nel porto di Trapani.

Ventuno donne di cui alcune forse erano accompagnate dai loro mariti o figli. A bordo dei due gommoni raggiunti da Aquarius vi erano 177 uomini e 32 donne (2 incinte) e 50 bambini. «Quando la nostra èquipe si è avvicinata al primo gommone, ha visto dei cadaveri che giacevano sul fondo dell'imbarcazione in una pozza di carburante - ha detto Jens Pagotto, capo missione di Msf per le operazioni di ricerca e soccorso - I sopravvissuti hanno passato diverse ore a bordo con i cadaveri. Molti sono troppo traumatizzati per riuscire a raccontare quanto accaduto. Non è ancora chiaro come queste donne siano decedute».

Sono stati oltre mille i migranti soccorsi oggi in otto diverse operazioni coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera. Tra le 30 e le 40 miglia a nord della Libia, sono stati raggiunti 5 gommoni, un barcone e due imbarcazioni di piccole dimensioni. E stamane è arrivata a Pozzallo (Rg) la nave Bourbon Argos di Msf, con a bordo 628 persone (tra cui 101 donne e 13 bambini) recuperate al largo della Libia davanti a Sabratah. Tra le persone soccorse anche un uomo di 73 anni e un bambino di soli 7 mesi in viaggio con la famiglia.

Nel pomeriggio è invece approdata a Catania la nave della Marina spagnola Reina Sofia della Eunavfor Med con a bordo 841 profughi e un cadavere. Le notizie ancora incomplete sull'ultima tragedia del Mediterraneo non placano le polemiche sull'accoglienza delle migliaia di persone che arrivano nei porti siciliani.

Per Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia «I numerosissimi sbarchi degli ultimi giorni aggravano in maniera esponenziale una situazione già molto difficile e aggiunti alle attuali presenze rappresentano, per i Comuni siciliani luoghi di sbarco, una criticità insostenibile specie sul fronte dei minori stranieri non accompagnati. Alla luce di quanto sta accadendo è ancor più grave la mancata attuazione da parte del governo nazionale del promesso intervento di trasferimento di minori in altre regioni italiane».

E Il sindaco M5S di Augusta (Sr), Cettina Di Pietro, scrive sul blog di Grillo: «Sono pronta a iniziare lo sciopero della fame affinchè venga tutelata la sicurezza dei miei concittadini se il 5 agosto non si muoverà nulla. C'è una grande emergenza ad Augusta dove continuano ad approdare migranti con cifre record che superano ogni altro approdo in Sicilia, anche con arrivi di 1.139 persone in un solo giorno».

 

 

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