Mohazou Kabore ha 17 anni e viene dal Burkina Faso. Da un anno e mezzo vive a Mazara del Vallo, dove frequenta l’Istituto Tecnico Superiore Ruggiero d’Altavilla. Un giovane come tanti, con lo zaino pieno di libri, sogni e speranze, ma con una storia che preferisce custodire dentro di sé. «Per quanto riguarda la mia storia personale, mi dispiace ma non ho voglia di raccontarla», dice con garbo, lasciando trasparire una forza interiore che colpisce chiunque lo incontri.
Mohazou ama studiare. Le sue materie preferite sono la Matematica, la Fisica e la Chimica, discipline che richiedono precisione e determinazione, qualità che lui dimostra ogni giorno. «Mi piace stare in Italia – racconta – perché mi dà la possibilità di studiare e di sperare in un futuro migliore». Ma non sono solo i numeri e le formule a occupare il suo tempo: leggere è per lui una passione e uno strumento per crescere, migliorare e, soprattutto, per imparare l’italiano.
La professoressa Alcamesi ricorda il primo incontro con Mohazou. «L’ho visto rubare le parole da un libro», dice con un sorriso. In effetti, quel giorno il ragazzo aveva in mano un libro di mitologia greca e chiedeva ai compagni il significato delle parole più difficili. Questa scena, apparentemente semplice, racconta tanto di lui: un giovane che non ha paura di chiedere aiuto e che trasforma ogni occasione in un’opportunità di apprendimento. Ha l’abitudine di ricopiare su un foglio le parole nuove che incontra e, a oggi, di quei fogli ne ha collezionati tantissimi. Fogli pieni di parole, sì, ma anche di sogni e di speranza.
Nonostante le difficoltà di essere lontano dalla sua terra d’origine, Mohazou ha trovato qui un luogo in cui, a volte, si sente a casa. Tra i banchi di scuola, con i suoi compagni e insegnanti, ha costruito un piccolo angolo di appartenenza.
«Per ora mi concentro sugli studi, poi con il tempo mi verrà in mente quello che vorrò fare nel futuro», afferma con la consapevolezza che ogni cosa ha il suo tempo. Per Mohazou, il futuro è una pagina bianca da scrivere con le sue parole, quelle che ha «rubato» dai libri e che, giorno dopo giorno, lo stanno aiutando a costruire una nuova vita.
Mohazou non è solo uno studente, ma il simbolo di come la forza dei sogni, unita all’amore per lo studio e alla curiosità per il mondo, possa aprire le porte a un futuro migliore. E in quelle pagine che ancora deve scrivere, c’è già un messaggio forte: la speranza è il linguaggio universale che supera confini e differenze.
Eros Parlante
Ruggiero d’Altavilla
Mazara del Vallo
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