«Quest’anno che sta per lasciarci la parola scelta dalla Treccani è rispetto»: è quanto ha dichiarato il nostro presidente della Repubblica nel discorso di fine anno, augurando a tutti noi italiani giorni più sereni e rassicuranti di quelli passati. E allora perché anche noi non scegliere la parola dell’anno 2025? È questo l’invito della nostra prof di italiano, con il suo solito brainstorming, apppena rientrati sui banchi dalle vacanze natalizie. Ognuno di noi ha pensato ad una sfilza di termini che potessero diventare «simbolo» di questo nuovo anno pieno di sfide da affrontare: Rispetto, Coraggio, Evolversi, Avanti Tutta, Pace, Opportunità, Impegno, Tolleranza. Oh quante belle parole! Ma la sfida più grande è sceglierne una! Dopo tanto discutere finalmente abbiamo scelto! Anche noi, vogliamo proseguire sulla stessa linea della Treccani e la scelta ricade sul «Rispetto» come nostra parola dell’anno 2025. Rispetto delle persone, soprattutto, del loro ruolo. Rispetto degli animali, del pianeta ma anche del cibo. E soprattutto rispetto verso se stessi. Bastano spesso piccole azioni ogni giorno per migliorare la nostra realtà. Rispetto è un termine che sicuramente va rivalutato. Se pensiamo a cosa vuol dire «mancanza di rispetto» ci rendiamo conto di come non averne si collega alla «violenza» che viene esercitata tutti i giorni nei confronti delle donne, delle minoranze, delle popolazioni civili sopraffatte oggi più che mai dalle guerre, delle istituzioni, della natura e degli animali. Quest’anno il nostro obiettivo sarà quello di allenarci alla bellezza «del prendersi cura», «del fare attenzione», «del preoccuparsi per la vita altrui». Punti fondamentali ed importanti per tutti noi giovani. Rispetto, dunque, come incoraggiamento ed incitamento ad andare con la massima potenza verso nuovi traguardi per superare la logica della sopraffazione dei più forti sui deboli. Il nostro augurio per il 2025 è di usare il rispetto a partire dalle piccole azioni quotidiane, facendo squadra con gli altri, rivendicando con coraggio l’importanza delle relazioni autentiche, oltre la superficialità. II C Secondaria di primo grado Borsellino-Ajello Mazara del Vallo