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«L’educazione sessuale in aula non deve essere un tabù»

I neoeletti rappresentanti degli studenti al Consiglio d’Istituto del «Ruggiero D’Altavilla» hanno in programma di promuovere l’educazione sessuale quest’anno a scuola. Questo è quanto emerso durante la prima Assemblea d’Istituto organizzata quest’anno. Essere giovani oggi è una sfida complessa: tra pressioni sociali, desiderio di affermazione e la ricerca di emozioni forti, molte sfide emergono, come la pericolosa «sex roulette», diffusa soprattutto tramite i social. Un fenomeno non si limita alla sfera sessuale, ma tocca il bisogno di appartenenza e accettazione che spinge molti adolescenti a ignorare i rischi. Le dinamiche psicologiche sono intricate: molti adolescenti partecipano a queste sfide perché si sentono invisibili o incompresi. Attraverso questi comportamenti cercano attenzione, riconoscimento e un modo per dimostrare coraggio.

I social media, centrati su immagine e condivisione, amplificano il bisogno di esperienze estreme e il rischio, creando un ambiente dove le conseguenze sembrano irreali. I pericoli della sex roulette sono gravi e molteplici: dalle malattie sessualmente trasmissibili alle gravidanze indesiderate, passando per traumi psicologici e difficoltà relazionali. L’assenza di un dialogo aperto con genitori e insegnanti aggrava il problema, lasciando i ragazzi a cercare risposte in luoghi inadeguati, come i social, che rafforzano il senso di isolamento. Per affrontare questa sfida, serve un approccio multidisciplinare. «L’educazione sessuale nelle scuole deve essere completa, inclusiva e priva di tabù», dice Manuel Firenze, rappresentante degli studenti al Consiglio d’Istituto, «con insegnanti formati per trattare questi argomenti in modo aperto». Anche i genitori devono giocare un ruolo fondamentale, costruendo un clima di fiducia e apertura, dove i giovani possano esprimere dubbi e paure senza temere giudizi. Inoltre, occorre promuovere un uso critico e consapevole dei social, insegnando ai ragazzi a riconoscere i pericoli. Educare al pensiero critico e all’alfabetizzazione digitale può aiutare a mitigare i rischi. Per contrastare fenomeni come la sex roulette è necessario uno sforzo congiunto di famiglia, scuola, società e istituzioni. Solo unendo le forze si possono dare ai giovani gli strumenti per crescere in modo sano, consapevole e responsabile, preparandoli ad affrontare le sfide della vita.

Katrine Ingargiola,
Nicolò Moceri, Eros Parlante III F

Ruggiero d’Altavilla
Mazara del Vallo

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