Rappresenta la prima esperienza d’unione ad ampio raggio tra agricoltori dopo il sisma del 1968 che ha segnato la storia della Valle del Belìce. Per la prima volta, dopo 54 anni dal terremoto, è nato il Club degli Agricoltori della Valle del Belìce che mette insieme i coltivatori di una parte delle province di Agrigento, Trapani e Palermo. L’obiettivo è quello di garantire qualità uniforme delle produzioni, assistenza scientifica nella cura dei terreni e nelle coltivazioni. Stamattina presso le aziende agricole Asaro di Castelvetrano si è tenuta la cerimonia di presentazione del consiglio direttivo del Club, a un anno dall’annuncio che venne fatto proprio a Castelvetrano in presenza di Howard Schultz, fondatore di Sturbacks.
Stamattina il manager americano è tornato in Sicilia. In prima fila c’era anche Tommaso Asaro, ideatore del Club che «oggi ha necessità di camminare sulle proprie gambe», ha detto Asaro. L’esperienza del Club nell’ambiente del comparto agricolo è considerata rivoluzionaria, soprattutto perché, tranne qualche iniziativa episodica, quella presentata oggi abbraccia un vastissimo territorio: su 30.155,14 ettari di terreni coltivati (dato al 2020), 10.158,8 ettari sono coperti di uliveti, dove la fa da protagonista la cultivar Nocellara del Belìce venduta come oliva da mensa e per olio extra vergine d’oliva.
Nunzio Calissene, 33 anni, di Partanna è stato nominato presidente del Club; il suo vice è Adriano Parisi Asaro, dentista con la passione per l’agricoltura. «Le linee guida del Club si muovono tra un approccio culturale innovativo che ha bisogno di fiducia e tra ridare maggiore dignità all’agricoltore e al suo lavoro», spiega Parisi Asaro. «Bisogna far capire lo spirito unitario e di collaborazione, abbandonando l’idea della competizione. Quindi consulenze a prezzi calmierati, supervisione agricola ed economica delle aziende, standard qualitativi uniformi per dare maggiore valore al prodotto». Sullo sfondo c’è anche il mercato di vendita di olive da mensa e dell’olio con le sue dinamiche economiche, per le quali il Club si farà promotore di apportare aggiustamenti migliorativi a favore degli agricoltori.
Il presidente Calissene: «Sono rimasto, potevo scegliere di emigrare»
Tra andar via dalla Sicilia per cercare fortuna altrove e restare dedicandosi all’agricoltura, alla fine ha scelto la seconda via, forse quella più difficile. È la storia di Nunzio Calissene, 33 anni, di Partanna nel Trapanese, oggi nominato presidente del Club degli agricoltori della Valle del Belìce. Calissene è un giovane agricoltore che, sull’esempio dell’esperienza del padre morto qualche anno addietro, ha scelto di rimanere in Sicilia. «Dopo il diploma di perito agrario potevo scegliere di emigrare dalla Sicilia e cercarmi un lavoro al nord, invece ho deciso di rimanere qui e impegnarmi in campagna - dice Calissene - ho scelto di restare e oggi conduco un’azienda agricola di 70 ettari».
Una testimonianza di resilienza quella di Nunzio Calissene, in una terra da sempre luogo di emigrazione senza ritorno: «Riconosco le difficoltà che sta attraversando l’agricoltura ma sono convinto che non tutto può andar male e così ho messo passione e impegno per la terra. Qui si deve lavorare per vivere bene - dice il neo presidente del club - io ho sempre creduto nel cambiamento, ecco perché ho accettato la sfida di guidare il club».
Schultz: «Avete l’olio più buono»
«Voi avete il miglior olio del mondo e dovete raccontare il vostro impegno e la vostra passione». Lo ha detto alla platea Howard Schultz, fondatore della catena mondiale ‘Starbucks’ tornato oggi con la moglie a Castelvetrano per la presentazione del club degli agricoltori. Schultz ha raccontato l’esperienza dei Club e Farm di Starbucks nei paesi produttori di caffè. «Questo non è un club Starbucks - ha puntualizzato Schultz - ma questa esperienza vi permetterà di condividere idee, buone pratiche e dà valore. Starbucks può essere catalizzatore dell’opportunità che avete davanti». Schultz ha annunciato che tornerà nella Valle del Belìce a novembre per la campagna di raccolta delle olive.
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