Il Distretto turistico della Sicilia occidentale a Pantelleria, l’isola pronta a partecipare alle nuove strategie
Incontri molto proficui del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale sull’isola di Pantelleria. Due giorni intensi durante i quali la presidente Rosalia D’Alì e i consulenti del Distretto, Bruno Bertero e Cristiano Casa, hanno visitato alcune importanti realtà turistiche dell’isola e incontrato i rappresentanti dell’amministrazione comunale e molti operatori turistici. La risposta è stata molto positiva e propositiva. Il Comune di Pantelleria, già partner del Distretto, è pronto ad avviare tutti i passaggi necessari per entrare attivamente nel percorso che l’Ente sta portando avanti in vista della trasformazione della Dmo (destination managemente organization) in Dmc (destination management company) che cambierà totalmente il rapporto tra il Distretto e i soci aderenti. La Dmc, che in questi mesi è stata presentata a molti Comuni della provincia con incontri ad hoc, prevede per i soci aderenti l’ingresso in una piattaforma internet che convoglierà tutte le proposte turistiche finalizzate a commercializzare i prodotti e vendere quindi pacchetti ed esperienze particolari. Ma non solo. Il Comune ha aderito anche al percorso per ottenere il riconoscimento Unesco di “Città creativa per la Gastronomia” avviato da qualche mese. Pantelleria può proporre un’offerta turistica unica e molto variegata e non solo grazie al suo paesaggio vulcanico, alle sue coste rocciose e frastagliate e al suo mare cristallino ma anche grazie ai tanti suoi prodotti che rendono l’isola un unicum, già molto apprezzata dai turisti. La vite ad alberello, che festeggia i dieci anni dal riconoscimento come patrimonio immateriale Unesco, la coltivazione e la commercializzazione del cappero, le visite nelle cantine, i percorsi trekking, il mare, il lago di Venere sono solo alcune delle possibili esperienze per i visitatori, non solo in estate ma in tutte le stagioni dell’anno. E anche il Parco nazionale dell’isola di Pantelleria, che già lavora attivamente sulla sentieristica con guide naturalistiche esperte, ha sposato con la direttrice Sonia Anelli, la proposta del Distretto di partecipare ai progetti in itinere. Sarà necessario però che, come richiesto dal sindaco Fabrizio D’Ancona - che ha sollecitato la Regione più volte su questo tema - che i voli nazionali e quelli che garantiscono la continuità territoriale vengano implementati al fine di far arrivare i turisti sull’isola con maggiore facilità anche per allungare la stagione turistica. La nuova idea di trasformazione in Dmc, che in questi mesi è stata presentata in molti Comuni della provincia con incontri ad hoc, prevede per i soci aderenti l’ingresso in una piattaforma internet che convoglierà tutte le proposte turistiche finalizzate a commercializzare i prodotti e vendere quindi pacchetti ed esperienze particolari. “Siamo una Dmo riconosciuta – ha affermato la presidente Rosalia D’Alì - possiamo diventare Dmc, e fare un grande passo avanti ma fare sistema è fondamentale, e per questo riteniamo imprescindibile mettere insieme tutti i comuni. Pantelleria è un’isola felice, tutta da scoprire e siamo contenti che i suoi rappresentati e gli operatori abbiano compreso la valenza della nostra proposta e vi abbiano aderito; l’isola deve diventare parte integrande del territorio e dell’offerta turistica deve essere maggiormente valorizzata soprattutto nel mercato straniero. Dobbiamo unire le forze per ragionare in ottica comune”. Bruno Bertero, destination manager e consulente per la trasformazione da Dmo in Dmc, ha spiegato nel dettaglio i passaggi che porteranno al cambiamento e i vantaggi che ne conseguiranno. “Sarà una piccola rivoluzione, ogni singolo operatore avrà la possibilità di presentare il proprio prodotto sulla piattaforma che stiamo costruendo, - ha detto - Il privato potrà commercializzare le destinazioni ed utilizzare così il pubblico per promuovere la sua attività. Una piattaforma già ben sperimentata che in altre realtà funziona perfettamente”. Cristiano Casa, project manager e consulente per la candidatura della provincia di Trapani a Città creativa della Gastronomia Unesco ha spiegato: “Con Pantelleria si potrà fare un ulteriore passo avanti, le sue problematiche di insularità potranno diventare un valore aggiunto e un prodotto unico in più da offrire. La gastronomia legata alla terra e all’identità dell’isola, che deve essere preservata, ci consentirà di creare un prodotto “Trapani” molto più completo.