Amico davvero, e tante tante cose son rimaste da dire. Ciao Gregory». Questo l’omaggio che Sicindustria Trapani ha voluto rendere a Gregory Bongiorno, l’imprenditore di Castellammare del Golfo (ancorché nato a Palermo l’8 febbraio del 1975) che ne era stato presidente prima di essere chiamato, nel 2021, alla guida di Sicindustria e che è scomparso, per un arresto cardiaco, la notte tra il 21 ed il 22 gennaio dello scorso anno. Aveva, dunque, 47 anni ma già era diventato una delle «facce dell’Italia migliore», ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenuto ieri alla cerimonia di intitolazione alla sua memoria della sala conferenze della sede trapanese dell’Associazione degli imprendori. E per sottolineare quali stima e considerazione avesse Gregory Bongiorno, il presidente di Sicindustra Trapani, Vito Pellegrino ha ribadito che era la prima visita di Bonomi in città nella veste di presidente di Confindustria. Bonomi ha chiuso la serie di interventi che hanno caratterizzato la manifestazione prima che il vescovo Pietro Maria Fragnelli benedicesse la targa con impresso il nome dell’imprenditore che è stata scoperta «a quattro mani» da Vito Pellegrino e dal presidente d Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Sandro Catalano. «L’incarico che Gregory ebbe affidato nel 2021 era quello di dare un volto nuovo a Sicindustria»aveva detto la sorella Silvia Bongiorno, presidente dell’azienda di famiglia.
Una scelta tutt’altro che casuale perché «Gregory aveva fatto sempre fatto gli interessi degli imprenditori, mai i propri» ha confermato Carlo Bonomi aggiungendo che a Sicindustria Gregory Bongiorno aveva ridato «non solo credibilità ma anche solidità, pure sul piano economico-finanziario».
«D’altronde – parole di Sandro Catalano - era una persona che faceva squadra». E il concetto di squadra, proprio nell’accezione sportiva del termine, era noto, per quanto non al pari di quello insito in Gregory Bongiorno, dell’impegno, frutto della passione, riguardo alla Pallacanestro per quanto non al pari di quello per il sociale e la solidarietà evidenziato da Vito Pellegrino citandone alcuni esempi. Un impegno che lo aveva portato anche a denunciare un tentativo di estorsione in un periodo, il 2013,di pesante pressione mafiosa sul territorio. «A Gregory oggi diciamo: grazie del tuo esempio. Grazie per averci indicato il percorso. Lo seguiremo». Questa l’introduzione fatta dal sindaco della cittadina del Golfo, Giuseppe Fausto, all’incontro con circa 500 studenti riuniti nella palestra dell’istituto superiore «Piersanti Mattarella» diretto da Giuseppe Lo Porto. Fausto ha annunciato il proposito di intitolare all’imprenditore la sala giunta del palazzo comunale e di «avviare nelle scuole un percorso di conoscenza del suo operato». Tra gli intervenuti, il questore Salvatore La Rosa, Antonello Cracolici, presidente della commissione antimafia dell’Assemblea regionale siciliana ed il magistrato in pensione Sergio Lari.
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