Turismo ed Enogastronomia, dal Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo parte la proposta della Sicilia
La produzione agricola rappresenta un punto di forza della Sicilia ed un asset importante per il turismo enogastronomico: la Sicilia vanta 40 produzioni agroalimentari certificate (Dop, Igp e Stg) a ed è preceduta soltanto dall’Emilia Romagna e in Italia è a pari merito con il Veneto. Per quanto concerne la viticoltura regionale, sono quasi 13 mila le aziende attive nel comparto, un numero inferiore soltanto al Veneto. Forte è l’orientamento al biologico in Sicilia: oltre 30 mila ettari dedicati (primato nazionale) e 157 cantine biologiche. Questa propensione verso l’agricoltura biologica la si ritrova anche nella produzione regionale di olio: quasi 40 mila ettari di superficie e 251 frantoi bio (terzo posto in Italia). La Sicilia è stata nel 2021 una delle regioni più prenotate (quinta posizione) per le esperienze enogastronomiche dagli utenti di TripAdvisor. Lo street food è la proposta più apprezzata. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano che è stato presentato oggi da Roberta Garibaldi, ad di Enit, a San Vito Lo Capo in occasione del Forum delle Economie Turismo & Enogastronomia, organizzato da UniCredit e che ha inaugurato la venticinquesima edizione del Cous Cous Fest. «UniCredit - sottolinea Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia - già dal 2019 ha avviato il programma Made4Italy per supportare le sinergie tra turismo e agroalimentare italiano. Nei mesi scorsi abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno lanciando la seconda edizione del Programma e mettendo a disposizione un nuovo plafond di 5 miliardi per il triennio 2022-2024, al fine di sostenere le imprese dei due comparti e potenziare l’attrattività dei territori, con focus sul sostegno alla transizione sostenibile e digitale. UniCredit ha aderito nei giorni scorsi, prima banca in Italia, alla Convenzione tra ministero Turismo, Cdp e Abi per la concessione di finanziamenti agevolati, per 1,4 miliardi, alle imprese turistiche a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca. In base all’accordo UniCredit metterà a disposizione delle imprese del settore turismo finanziamenti a condizioni agevolate, di durata fino a 15 anni, e mobiliterà un ulteriore miliardo per sopportare gli investimenti in linea con le finalità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Inoltre, con il Programma “UniCredit per l’Italia”, offriamo ai nostri clienti azioni concrete e flessibili in grado di dare un contributo per una gestione più elastica dei conti familiari e aziendali, permettendo di affrontare meglio le diverse priorità quotidiane e una maggiore protezione a fronte dell'aumento dei costi dell'energia e dell'inflazione». Il Forum UniCredit è proseguito con una tavola rotonda sul tema «Creare un sistema integrato Turismo-Agricoltura: Sfide e Opportunità», che è stata moderata da Marcantonio Ruisi, Prof. Ordinario Strategie e Politiche Aziendali Università di Palermo, e alla quale hanno partecipato Marcello Orlando, ceo Feedback, Salvatore Li Petri, Business Development Manager Cantine Ermes, Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti, Antonio Marino, presidente Federalberghi Trapani, Simona Olivadese, Referente Turismo UniCredit. Le conclusioni sono state svolte da Riccardo Del Bianco, Responsabile Corporate Business Sicilia UniCredit. Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. Gli ultimi due anni sono stati di grande criticità per l’intero settore turistico. Le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica hanno provocato ingenti danni al comparto, facendo al contempo emergere nuove e difficili sfide che tutti gli addetti ai lavori sono stati chiamati ad affrontare. Le stesse dinamiche di consumo si sono modificate. Oggi il viaggiatore è più esigente, attivo, presta particolare attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità. L’edizione 2021 del «Rapporto sul Turismo Enogastronomico» aveva voluto approfondire le nuove esigenze e bisogni dei turisti italiani. L’interesse verso l’enogastronomia in viaggio è andata in crescendo, allargandosi a nuove modalità ed esperienze più coinvolgenti, innovative e green. La ricchezza del nostro Paese, che vanta un diversificato patrimonio di prodotti, identità, culture e paesaggi, può consentire all’Italia di diventare leader nei prossimi anni nel turismo enogastronomico. E stimolare, se adeguatamente sostenuto, la ripresa del comparto turistico italiano. Perché capace di coniugare due fra le maggior eccellenze italiane - il turismo e l’agroalimentare - generando valore economico e nuove opportunità per le destinazioni. Quest’anno il Rapporto ha voluto focalizzare l’attenzione sull’offerta eno-gastro-turistica del nostro Paese, restituendo una fotografia aggiornata delle singole componenti sia livello europeo - con un confronto con i nostri principali competitor - che a livello regionale. Il presente lavoro restituisce dati statistici aggiornati sulla consistenza e sul posizionamento, dalle produzioni di eccellenza all’offerta ristorativa, dagli agriturismi ai musei del gusto, passando per le aziende di produzione e le Strade del Vino e dei Sapori.