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Gli stabilimenti balneari della Sicilia senza certezze sulla durata delle concessioni: sale la protesta

Spiaggia siciliana in inverno (foto di Piero Cascio)

Le imprese balneari non ci stanno. Pronte a difendere le proprie ragioni contro la recente pronuncia del Consiglio di Stato che, di fatto, ha disconosciuto l’estensione della durata delle concessioni balneari per gli stabilimenti, fissando un orizzonte temporale strettissimo per la continuità aziendale di migliaia di attività nel territorio nazionale.

Cna Balneari Sicilia chiama a raccolta i numerosi operatori associati dell’Isola per affrontare la delicata materia. E lo fa in occasione dell’annuale appuntamento del settore che si terrà domani, giovedì 25 novembre, a Castellammare del Golfo presso l’Hotel Al Madarig. Inizio del lavori ore 10,30. Saranno presenti i vertici regionali della Confederazione, il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione, e quelli del settore, Guglielmo Pacchione e Gianpaolo Miceli, e i rappresentanti territoriali trapanesi, oltre a dirigenti e imprenditori delle Cna provinciali.

Daranno il loro contributo all’evento Cristiano Tomei e Sabina Cardinali, rispettivamente coordinatore e presidente nazionali di Cna Balneari. È previsto l’intervento dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro oltre alla partecipazione di esponenti politici nazionali.

In Sicilia le concessioni demaniali sono oltre 3 mila e più di un terzo sono riferibili a stabilimenti balneari, poi ci sono pontili, esercizi sportivi, esercizi commerciali, imprese turistiche.

2 Commenti

sarino

24/11/2021 13:01

Davvero? Che fa, hanno paura di pagare poche centinaia di euro per guadagni di centinaia di migliaia di euro?

Anna

24/11/2021 18:36

Infatti lavorano tre mesi incassando cifre da capogiro e pagando niente, e si tramandano le concessioni di padre in figlio. Tre mesi di lavoro e nove di bella vita.

Walter

07/03/2022 12:45

Spiagge libere per tutti ed abolizione delle concessioni? Io ne sarei felice.

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