Braccia incrociate: tutta la provincia ha subito duramente lo sciopero nazionale delle aziende di igiene ambientale proclamato da Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti per sollecitare la cancellazione dell’articolo 177 del Codice degli appalti che rischia di mettere in pericolo migliaia di posti di lavoro. Lo mobilitazione ha coinvolto anche il lavoratori del settore elettrico, ugualmente coinvolti dalla vertenza. A Trapani ha scioperato più dell’80% dei lavoratori della Energetikambiente che si occupano del ritiro dei rifiuti. Con loro, davanti la Prefettura, anche i lavoratori di Trapani Servizi, Econord e Agesp.
«Abbiamo usato i pochi lavoratori disponibili per raccogliere l’umido nelle attività commerciali come i ristoranti del centro storico e non solo – afferma l’assessore all’Ecologia Ninni Romano -. Il CCR è rimasto regolarmente aperto ma non abbiamo notato un aumento di utenza. Il diritto di protestare è sacrosanto e difeso dalla Costituzione però ci siamo trovati in grosse difficoltà. Ci scusiamo per gli elevati disagi che si sono verificati su tutto il territorio comunale».
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