Tre giorni di polemica in Consiglio comunale. Emendamenti, sub emendamenti, pochi limiti e qualche offesa gratuita tra i consiglieri: un vero caos. Alla fine, il testo è passato così come era stato proposto e quindi la modifica del regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale (IUC), inerente la TARI. La norma è stata voluta dalla Giunta e votata a febbraio, quando la situazione del coronavirus non era così grave. Una norma per rendere Trapani museo a cielo aperto e che intende esentare dalla TARI tutti quei immobili vuoti che verrebbero utilizzati per esposizioni artistiche. Ma le polemiche vertono sul fatto che la minoranza volesse inserire anche l’esenzione totale della Tari per i commercianti colpiti dall’emergenza economica nata a seguito della chiusura dei negozi per evitare la propagazione del coronavirus . «Il Consiglio Comunale ha bocciato il nostro emendamento - affermano le 5 Stelle Trapani e Cavallino - che prevede misure a sostegno dei commercianti e degli esercenti trapanesi le cui attività sono state sospese per l’emergenza Covid, tramite l’esenzione della TARI per il periodo di chiusura forzata e la riduzione nella misura del 50% dell’importo dovuto nei mesi da giugno a settembre 2020». I 17 della maggioranza hanno risposto con un documento congiunto. L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola