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Agricoltura, le ultime piogge non bastano a salvare le colture

Le recenti piogge limitano in modo alquanto esiguo i danni provocati al settore agricolo del Trapanese da circa tre mesi di siccità. E a lanciare l'allarme è stata, nei giorni scorsi, è stata la Cia Sicilia occidentale, che in una nota ha sottolineato che febbraio «può essere archiviato come il febbraio più asciutto degli ultimi cento ann».

«Era già successo lo scorso gennaio, anch'esso il più secco nell'ultimo secolo - si prosegue - Un febbraio così, senza piogge, si era registrato solo a metà degli anni Cinquanta. Mai però due mesi invernali consecutivi - e fondamentali in Sicilia per accumulare scorte d'acqua - così siccitosi. Il dato registrato dall'Osservatorio delle acque della Regione Siciliana è ormai più di un campanello di allarme soprattutto nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento».

Per quasi tre mesi, niente pioggia. «Siamo davanti a un quadro preoccupante - ha dichiarato Antonino Cossentino, presidente Cia Sicilia Occidentale - la siccità sta compromettendo le nostre colture in corso come il grano, foraggi e ortaggi. Ma ha anche bloccato il lavoro nelle vigne, dove in questo periodo si dovrebbe lavorare ai nuovi impianti. La terra è però dura, spaccata, non si può piantare nulla in questo momento, un problema che stanno vivendo anche i florovivaisti».

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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