Boccata di ossigeno per le casse del Libero Consorzio Comunale di Trapani (l'ex Provincia) dove è arrivato più di un milione e mezzo di euro (precisamente 1.617.886,53) dall'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore. Si tratta della cosiddetta «Rca, che comprende anche le «macchine agricole» ed esclude soltanto i ciclomotori, che è stata destinata alle allora Province da una norma risalente al 1997 (per quanto integrata con altre successive disposizioni) che, appunto, assicurò il gettito, disponendo che gli assicuratori la scorporassero dal totale delle somme dovute sui premi ed accessori incassati in ciascun mese solare destinandola all'Ente nel cui territorio hanno sede i pubblici registri in cui sono iscritti i veicoli a motore o di residenza dell'intestatario. L'aliquota è stata stabilita nell'importo attuale del 16%, fin dal 2012 dall'allora amministrazione provinciale presieduta da Mimmo Turano, poi dimessosi per candidarsi, con successo, alla Regione dove tuttora svolge il compito di assessore alle Attività produttive. Con una delibera di giunta del 27 gennaio di quell'anno, infatti, l'amministrazione, sulla base di quanto previsto a livello nazionale dal Decreto legislativo sul Federalismo fiscale, decise di aumentare l'aliquota nella misura massima del 3,5%, con conseguente passaggio dal 12,5 al 16 per cento. L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola