Sono in tutto 105.806 i pensionati in provincia di Trapani. Di essi quasi 3mila vivono con una pensione minima con importi bassissimi, attorno ai 249 euro. Poi fra i 250 e 500 euro sono molti di più: ben 13.102 e il numero sale se si guarda ai pensionati con un importo che va da 500 a 750 euro (23.563).
Numeri impietosi che sono emersi durante i lavori della segreteria provinciale Fnp Cisl Palermo Trapani che oltre a Rosaria Aquilone, come segretaria generale, ha espresso come componenti il palermitano Salvatore Badami e il trapanese Salvatore Grassa.
Secondo la segretaria dei Pensionati della Cisl, cresce il disagio sociale per il quale è necessario dare risposte adeguate, sia in termini di politiche sociali sia con l'azione del volontariato. «Chiederemo ai comuni di mettere a disposizione delle associazioni di volontariato le strutture abbandonate nei vari centri e quartieri periferici, per portare avanti progetti e attività sociali sull'invecchiamento attivo, che migliorerebbero l'esistenza di tanti anziani e delle loro famiglie».
Per Rosaria Aquilone, «in questi momenti di forte difficoltà è necessario unire le forze, per questo anche i nostri responsabili zonali Cisl svolgeranno sempre di più il ruolo di sentinelle, ascoltando le esigenze dei cittadini, interloquendo con le istituzioni locali per supportarle nell'individuazione degli obiettivi strategici per l'utilizzo delle risorse, se pur poche, che sono a disposizione per le politiche sociali”. Ma bisogna partire anche da una sanità migliore “più diffusa sul territorio e rispondente alle esigenze di tante famiglie che vivono in zone più periferiche”.
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