Marsala, città in fermento, per il ventilato aumento di un altro primario “bene di consumo”. Dopo l'aumento del cornetto al bar si profila un altro aumento che è decisamente più grave del primo: il pane. E' quanto si ripromettono, a partire da questo pomeriggio, buona parte dei panificatori aderenti alla CNA che si riuniranno per decidere il preannunciato aumento del prezzo del pane, l'elemento di prima necessità che viene a gravare i ceti meno abbienti. I panificatori si riuniranno questo pomeriggio, alle 18, presso la sede dell'Associazione che raggruppa gli artigiani marsalesi in via capitano Vito Falco. La decisione è, appunto, attesa per questo pomeriggio, dopo che nelle scorse settimane i panificatori marsalesi hanno deliberato l'entrata in vigore degli orari invernali con la conseguente chiusura domenicale. «Nessuna volontà di andare a incidere sui bassi redditi dei marsalesi - dice Giuseppe Bonafede, presidente storico del sindacato dei panificatori - ma la decisione che ci accingiamo a prendere è inevitabile sulla base dei costi che ogni giorno dobbiamo affrontare. Purtroppo, continuando di questo passo, molti dei nostri panifici finiranno per chiudere non potendo sostenere le attuali spese che, oggi, ci permettono appena di sopravvivere». La proposta del sindacato, per quanto se ne sa, è quella di portare il prezzo del pane dalle attuale 2,40 a 3 euro al chilo.