Un intero settore al collasso, che nel giro di otto anni ha perso circa il sessanta per cento di addetti. Con oltre sette mila posta di lavoro in meno. I dati dell'edilizia in provincia di Trapani sono da codice rosso. Tant'è che ieri i sindacati sono tornati a lanciare il grido d'allarme per il comparto delle costruzioni nel corso del sit-in che si è tenuto a piazza Vittorio Veneto davanti la Prefettura.
Nel corso dell'iniziativa, che si è inserita nell'ambito della mobilitazione nazionale «Noi non ci fermiamo», Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto il rilancio del settore con la riapertura dei cantieri. Le proposte contenute nella piattaforma unitaria sono state consegnate al vicario del prefetto Baldassare Ingoglia dai segretari della Fillea-Cgil, Filca-Cisl Sicilia e Feneal-Uil, rispettivamente Enzo Palmeri, Paolo D'Anca e Giuseppe Tumbarello.
In particolare, nel Trapanese i sindacati chiedono lo sblocco dei finanziamenti e l'avvio dei lavori per il secondo lotto del collegamento delle statali 113-119 variante Alcamo ed il tratto Trapani - Mazara del Vallo compreso tra lo svincolo “Birgi» sulla A 29.
L’articolo nell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia