Bollette dell'acqua calcolate a forfait, arrivano una raffica di ricorsi dei cittadini. In 31, solo nella tranche di notifiche compresa tra il 26 giugno e il 12 luglio scorso, hanno deciso di rivolgersi al giudice di pace di Alcamo per opporsi al pagamento richiesto.
I calatafimesi si oppongono alle cartelle esattoriali inviate da Riscossione Sicilia, a cui il Comune ha dato incarico di recupero coattivo delle somme. L'amministrazione comunale ha deciso di costituirsi in giudizio: i contribuenti non vogliono pagare perché le bollette gli sono state notificate senza un calcolo reale del consumo. In buona sostanza parliamo delle classiche bollette che vengono calcolate senza l'effettivo consumo perché, all'epoca in cui erano state emanate, le utenze erano prive del contatore.
Solo nell'ultimo anno, infatti, a Calatafimi sono arrivati i contatori in seguito all'iniziativa dell'allora amministrazione del sindaco Vito Sciortino di acquistare e installare gli apparecchi. Territorio, c'è da dire, che è stato coperto all'incirca al 50%. In seguito ai ricorsi, al Comune sono stati notificati gli atti di citazione a comparire davanti al Giudice di pace di Alcamo.
L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia
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