Il comitato Orgoglio Castelvetranese presenta ricorso al piano Razza per salvare l'ospedale. "Non possiamo che rinnovare il nostro grido d'allarme per il nostro ospedale - scrivono dal comitato - che, nonostante la nostra formale richiesta all'assessorato regionale alla Sanità, continua a chiamarsi Vittorio Emanuele anziché intestarsi più opportunamente come Ospedale Valle del Belice. Non si vuol tenere conto delle oltre 9.000 firme raccolte dal nostro comitato civico Orgoglio Castelvetranese e consegnate all'assessore Razza".
Nonostante la lunga e intensa battaglia che il comitato civico si è intestata per la tutela del diritto costituzionale alla salute di ben oltre centomila abitanti della Valle del Belice, il reparto di rianimazione (terapia intensiva collegata con la dialisi e in grado di trattare pazienti infetti) rischia di essere trasferito. A questo reparto, nel 2013 erano stati destinati oltre 3 milioni di euro pubblici.
"Per non parlare del trasferimento del reparto di oncologia - spiega Franco Messina di Orgoglio Castelvetranese - mediante l'abbandono della sala bianca asettica costata tanti soldi pubblici e di quello di anatomia-patologica. Analoga sorte toccherà ad altri reparti compresa la ginecologia per cui non nascerà più nessuno nella nostra cittadina che quindi sarà destinata ad essere definitivamente debellata secondo abbietta strategia preordinata poiché, avendo dato i natali al latitante mafioso, non merita di darne ad altri cittadini per bene".
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