Sono scesi per strada i pensionati, a Trapani, per protestare contro la misura che li riguarda, prevista nella manovra di Bilancio 2019.
Secondo i sindacati dei Pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati si tratta dell'ennesima "ingiustizia" e per questo hanno deciso di consegnare una lettera, insieme ai confederali Cgil Cisl Uil Trapani, al Prefetto della città, Darco Pellos, nel corso dell’incontro a margine del sit-in di protesta che si è tenuto davanti alla Prefettura di Trapani.
I manifestanti protestano contro “il blocco delle rivalutazioni delle pensioni previsto nella manovra” e “per dire no al governo che vuole impedire la rivalutazione delle pensioni”.
“Siamo stanchi - hanno affermato i pensionati - di fare da cassa dei governi, siamo l’ammortizzatore sociale delle famiglie, è ora di pensare anche a noi”.
“Questo esecutivo - spiegano i sindacati - , come gli altri che lo hanno preceduto, vuole risparmiare sui tantissimi cittadini pensionati”.
Da quest’anno a differenza di quanto era previsto, non verrà ripristinata la rivalutazione delle pensioni, bloccata dal 2011, ma ci sarà un nuovo sistema di riduzione della perequazione per gli importi superiori a 1.500 euro lordi al mese. “Non si tratta di certo di pensioni d’oro, ma di quelle di operai, impiegati, braccianti che dopo aver versato contributi per una vita e pagato tasse, si vedono mettere per l’ennesima volta ’le mani in tasca’ dal Governo che fa cassa con le pensioni” scrivono nel documento consegnato al Prefetto i sindacati. I sindacati lamentano inoltre la mancanza “di novità sul fronte della non-autosufficienza, della sanità e del welfare sociale, per il quale le risorse continuano ad essere poche e le tutele basse”.
La protesta in tutte le città italiane continuerà fino a che i pensionati non avranno risposte.
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