MARSALA. Grillo, catarratto e insolia, vini bianchi tipici del Marsalese e dintorni, lavorati in maniera tradizionale, non perderanno la loro identità sul mercato. L’assemblea dei soci della «Doc Sicilia» ha, infatti, modificato il proprio disciplinare dando il via libera alla possibilità di produrre vini bianchi secchi da “vendemmia tardiva” con caratteristiche organolettiche tipiche della tradizione marsalese e della Sicilia occidentale.
Vini con colori più accentuati e profumi “terziari” frutto di macerazioni sulle bucce e sapori tipici di vini «ossidativi» che nascono dal contatto con l’ossigeno. Con questa decisione, la «Doc Sicilia» ha accolto la proposta di Antonino Barraco, vignaiolo marsalese ed ex assessore comunale all’Agricoltura della giunta Di Girolamo.
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