PALERMO. Il prezzo dell'uva di Pantelleria si conferma tra i più alti della Sicilia: l'annata non sia stata delle migliori a causa della siccità. L'uva conferita pulita ed in cassette è stata pagata da 100 a 120 euro a quintale, quella portata in cantina sfusa da 80 a 100 euro. Confermata la bontà del prezzo per chi ancora come nella migliore tradizione pantesca lavora l'uva stendendola al sole e facendola appassire. La classica Passola di Marca (così viene chiamata) è pagata a 600 euro il quintale. Malgrado tutto - spiega al Giornale di Sicilia Pietro Alagna, presidente delle Cantine Pellegrino - siamo riusciti a mantenere gli stessi prezzi dello scorso anno. In Sicilia le uve più pregiate, stante la cattiva annata e la diminuzione della produzione, sono state pagate in acconto a 60 euro. Il restante 50 per cento sarà pagato, come sempre, ai primi del mese di febbraio quando saranno pronte le certificazioni dell'uva Doc. Nell'ultima vendemmia la Pellegrino ha ammassato 9.750 quintali di uva Doc. Altri 10 mila quintali sono stati ammassati dalla Donnafugata, dall'Abraxas e da alcune piccole aziende a conduzione familiare che sempre più si moltiplicano sull'isola. Numeri lontani dagli anni '60 quando nel territorio isolano si producevano 365 mila quintali di uva l'anno. Nel 1974 la produzione era già scesa a 270 mila quintali, dieci anni dopo sotto i centomila quintali sino ai 20 mila quintali di quest'anno.