TRAPANI. Sono numeri impietosi quelli in provincia di Trapani fanno riferimento alla crisi del settore edile. Migliaia di disoccupati, imprese inattive, un sistema d’impresa che non applica più il contratto dell’edilizia e la drastica diminuzione delle opere pubbliche finanziate. La denuncia è arrivata dal segretario provinciale della Fillea Cgil Trapani Enzo Palmeri, nel corso dell’assemblea generale degli edili. Palmeri in particolare si è soffermato sulla grave crisi occupazionale e del mancato rispetto del contratto, delle norme sulla sicurezza e della formazione nel settore delle costruzioni. «I disoccupati dell’edilizia e dell’indotto – ha sottolineato Palmeri – attendono da parte delle Istituzioni risposte che non possono più essere rimandate. Il settore è completamente al collasso e la diminuzione del 90 per cento del capitale pubblico per gli investimenti sulle opere pubbliche conferma la drammaticità di una crisi che non accenna a diminuire». Dati sempre più sconfortanti quelli elencati: nel territorio trapanese, a fronte dei 11048 lavoratori occupati del 2008, anno in cui è iniziata la crisi, si è passati a 4603 unità nel 2016.