TRAPANI. Torna a rivivere, per quanto la sua situazione economico-finanziaria sia assolutamente deficitaria, una istituzione che, a Trapani, ha antiche tradizioni, l’ Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza) “Residence Marino”.
Il Tribunale amministrativo regionale (presidente Solveig Cogliani, consigliere Caterina Criscenti, consigliere estensore Maria Cappellano) ha, infatti, accolto il ricorso che era stato presentato dal Comune di Trapani contro il decreto del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che, il 6 luglio 2016, aveva dichiarata “estinta” l'Ipab e aveva disposta la devoluzione del patrimonio e l'assorbimento del personale (5 unità lavorative) del "Residence Marino" allo stesso Comune. Immediato il ricorso dell’allora sindaco Vito Damiano, preoccupato per gli effetti dirompenti che il provvedimento regionale avrebbe avuto per le casse del Comune di Trapani che avrebbe dovuto farsi carico del notevole disavanzo di amministrazione del "Residence Marino" (quello accertato con il conto consuntivo 2014 era pari ad oltre 1 milione e 900mila euro).
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