FAVIGNANA. La Sicilia ha straordinarie possibilità per affrontare con strumenti nuovi il futuro incerto delle marinerie. Per far ciò deve puntare su un’offerta turistica che integri il mare e la pesca con al centro le tonnare. La pesca del tonno rosso, infatti, da oltre mille anni è una pratica che ha condizionato l’economia e la storia di tutto il Mediterraneo. Se n'è parlato nell’Isola di Favignana presso l’ex stabilimento Florio nell’ambito del convegno «Favignana, l’Isola del Tonno. La cultura del mare: una risorsa per il turismo. Nuovi scenari e prospettive». Al centro dell’incontro l’importanza del recupero dell’attività di pesca del tonno con il sistema delle tonnare fisse, nonché la sua valorizzazione in chiave turistica, in linea con la nuova politica europea e il Fondo Europeo degli affari Marittimi e della Pesca. «La politica della pesca- ha sottolineato Michela Giuffrida deputato al Parlamento europeo - non può più prescindere dalla tutela della piccola pesca artigianale, così come la ripartizione delle quote stabilite a livello nazionale non può più guardare solo ai monopolisti. I pescatori, gli armatori, chiedono maggiore attenzione e coinvolgimento della Commissione europea che proprio la settimana scorsa ha avviato una consultazione pubblica sulle linee guida della politica della pesca 2018. In Parlamento europeo stiamo lavorando a misure per la pescaturismo e ittiturismo in modo da diversificare le attività attorno alla pesca e dare respiro all’indottò». «Ribadisco il nostro impegno - ha proseguito Luca Bianchi capo Dipartimento delle politiche competitive presso il Ministero delle politiche agricole - per far diventare questa esperienza un punto di crescita continua per questo territorio. La tonnara turistica non può essere un obiettivo ma può essere uno strumento per raggiungere l’obiettivo. Dobbiamo ridefinire complessivamente il sistema delle quote tonno. Questo è il punto di partenza». Bianchi ha ricordato che «fino a ora abbiamo gestito un sistema sulla questione di riduzione delle quote. Adesso quel sistema non può essere più utile. Dobbiamo cambiare il meccanismo. Il primo impegno concreto è una modifica normativa dei meccanismi di ripartizione delle quote tonno». «Abbiamo predisposto una norma attualmente in discussione alla Camera - ha spiegato - che dovrebbe chiudere l’iter parlamentare entro l’estate e che prevede un cambiamento per le quote aggiuntive delle quote tonno che andranno ripartite tra piccola pesca e tonnare fisse. La mia proposta è di aprire un tavolo in sinergia con la Regione sulle tonnare fisse».