TRAPANI. Il servizio di oncologia all’ospedale «Sant’Antonio Abate» registra, da qualche mese, una grave carenza di personale, soprattutto per i pazienti che debbono sottoporsi alla Chemioterapia ed il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Giovanni Bavetta, insediatosi da pochi giorni, corre ai ripari. Il massimo esponente dell’Asp, infatti, ha disposto l’assunzione, a tempo determinato, di altri 2 dirigenti medici per il reparto di Oncologia del nosocomio trapanese, ed inoltre l’assegnazione di un infermiere e di un operatore socio- sanitario.
Il commissario straordinario- ha preso tale decisione - si legge in una nota dell’Azienda sanitaria - dopo essere venuto a conoscenza dal direttore del Sant’Antonio Abate, Francesco Giurlanda, della segnalazione da parte di alcuni pazienti di carenze strutturali, oltre che di personale. I pazienti, infatti, avevano segnalato la condivisione degli spazi e dei servizi igienici tra chi deve fare gli esami preliminari e chi deve fare la Chemioterapia, oltre che le lunghe attese dovute ai maggiori afflussi dopo che qualche mese addietro è stato chiuso l’analogo reparto della casa di cura «Villa dei Gerani» di Erice.
A sollevare il problema era stato, comunque, circa 10 giorni addietro l’associazione «Codici- Centro per i Diritti del Cittadino», associazione che aveva messo in evidenza, soprattutto, come con la chiusura del reparto di «Villa dei Gerani» si fosse venuta a registrare al «Sant’Antonio Abate» una situazione di emergenza senza alcuna privacy e senza un servizio di front office di cui necessitano gli utenti. Una situazione definita negativa da Rocco Sgro della stessa associazione.
Di conseguenza, Codici con l’avvocato Vincenzo Maltese referente provinciale dell’associazione, aveva subito inviato una nota di protesta all’Azienda sanitaria provinciale, al prefetto ed ai sindaci di Trapani e di Erice, competenti per territorio. Codici aveva chiesto, quindi, la convocazione immediata di un tavolo tecnico con la presenza anche dei rappresentanti dei consumatori per la soluzione del problema che si era venuto a creare. E, dal canto suo il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Giovanni Bavetta dice «Dobbiamo in tutti i modi cercare di rendere il più possibile sereni i pazienti durante le cure, ed in particolare chi soffre di patologie come quelle oncologiche».
«Certo gli spazi del Sant’Antonio- è scritto nella nota della stessa Asp- sono già sovraffollati, ma in attesa che il reparto trovi una più accogliente sistemazione nel nuovo padiglione ospedaliero che sorgerà alle spalle dello stesso nosocomio e per il quale è in corso la progettazione esecutiva, sarà attivato un ulteriore servizio igienico a supporto dei pazienti che sono in trattamento chemioterapico».
Intanto, sempre per quanto riguarda l’attività dell’Azienda sanitaria provinciale, con le dimissioni dell’ex direttore generale dell’Ente Fabrizio De Nicola, sono automaticamente decaduti dal loro incarico il direttore sanitario Antonio Siracusa, che ritorna a fare il primario di anestesia e rianimazione, ed il direttore amministrativo Walter Messina che proveniva da un’altra Regione.
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