TRAPANI. Cresce del 4,5% il numero dei disoccupati in provincia di Trapani, contro un aumento medio, in Sicilia, del 2%. Secondo gli ultimi dati Istat su base provinciale e aggiornati al 31 dicembre 2016, analizzati dal dipartimento sviluppo economico della Cgil di Trapani, nel 2015 i disoccupati sono stati 24 mila, pari al 16,7%, mentre nel 2016 sono passati a 31 mila raggiungendo il 21,2%. «I dati - dice il segretario della Cgil Filippo Cutrona - sono sconfortanti e fotografano un territorio che non solo non mostra alcun segno di ripresa, ma che più di ogni altro sta subendo gli effetti devastanti della crisi e della mancanza di investimenti». Una realtà, quella trapanese, che la Cgil definisce "drammatica" rispetto alle altre provincie della Sicilia dove, tra il 2015 e il 2016, la disoccupazione è aumentata in media di circa il 2%. In provincia di Palermo si è, infatti, registrato un aumento della disoccupazione dell’1,2%; a Catania del 2,3%. A subire una leggera flessione sono le province di Siracusa con un calo del 1,7%, Agrigento con meno 1,9%, Caltanissetta con meno 1,1% ed Enna con meno l’1,7%. Tasso di disoccupazione stabile, invece, a Messina e a Ragusa con lo 0,1%. A destare preoccupazione anche i dati che analizzano l'occupazione femminile che nel Trapanese è passata dal 18,3% del 2015, al 23,4% del 2016. Crescita di disoccupati anche tra i giovani: più 4% la disoccupazione tra i 25 e i 34 anni e 3,8% dai 35 anni in su. «E' evidente - dice Cutrona - che il sistema produttivo trapanese è estremamente debole e che nulla sta facendo per riattivare i diversi settori del mondo del lavoro. In questo contesto il mancato utilizzo degli investimenti pubblici non fa altro che alimentare la paralisi di un’intera economia».