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Mazara del Vallo, in 9 mila non pagano la Tari

MAZARA DEL VALLO. Sarebbero circa 9000 i proprietari di immobili di Mazara che non hanno pagato la tassa sui rifiuti. Averli scovati ha prodotto una diminuzione media della tariffa sui rifiuti per le utenze domestiche di circa l’11,6% ed una diminuzione media della tariffa sui rifiuti delle utenze non domestiche di circa l’8,5% rispetto all’ultima tariffa in vigore che risale al 2014. E’ quanto prevede il Pef, piano economico finanziario, approvato dalla Giunta Municipale, che determina le tariffe per la tassa sui rifiuti per l’anno 2017 a Mazara del Vallo.

La proposta di deliberazione è stata trasmessa al Consiglio Comunale per la definitiva approvazione. Non c’è ancora convocazione della massima assise cittadine, ma è probabile che ci sarà battaglia sulle tariffe, in particolare per i meno abbienti.

La Tari (tributo servizio rifiuti), che è la componente servizi destinata a finanziare costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore, è suddivisa tra utenze domestiche (famglie) e utenze non domestiche (attività). La riduzione media delle tariffe – come spiegato dalla relazione dell’Ufficio di coordinamento Aro di Mazara del Vallo, che ha elaborato la proposta di Pef, tenendo conto delle direttive del settore tecnico e del settore economico finanziario del Comune - è possibile grazie alla individuazione di 8995 posizioni di immobili mai assoggettati a tariffa con individuazione del proprietario dell’immobile e della famiglia di riferimento di quest’ultimo.

Una percentuale di circa il 10% rispetto ai circa 50 mila immobili tra abitazioni, esercizi commerciali e magazzini abbandonati. Il risparmio sarebbe stato maggiore se non ci fosse stata la necessità di ricomprendere nel piano economico 2017 anche i maggiori costi sostenuti nel 2016 a causa dell’emergenza rifiuti per circa 1 milione 800 mila euro.

A fronte infatti di un costo complessivo per il 2016 di euro 9.941.010,27 e di una emissione tariffaria per euro 8.174.890,50, la differenza non pareggiata per i maggiori costi dovuti all’emergenza rifiuti che ammonta ad euro 1.766.119,77, un periodo in cui le strade e le piazze della città erano colme di rifiuti e si rischiavano problemi per l’ambiente e la sanità pubblica, risolti con gare di appalto per rendere pulita la città.

Nella stessa relazione si evidenzia che la percentuale di raccolta differenziata è salita nel 2016 dal 4 al 10% e che la piena attuazione del piano Aro dovrebbe portare ad un incremento sino al 35%. Questo è stato l’altro dato dolente sul quale non c’è stata quell’attenzione che forse avrebbe meritato il problema anche perché la cittadinanza non è stata fornita di informazioni e strumenti per affrontare una inversione di tendenza rispetto al passato. In quel periodo si pensava soltanto a prelevare spazzatura dalla strade, caricarla sui camion e depositarla nella discarica, dove sono nati diversi problemi, sia con quella di Borranea che con quella di Siculiana perché quella di contrada Misiddi di Campobello di Mazara, nel frattempo, era stata chiusa.

La proposta di piano economico finanziario prevede che il pagamento della Tari 2017 avvenga in 4 rate aventi cadenza bimestrale con scadenza a decorrere dal giorno 16 dei mesi di maggio, luglio, settembre e novembre o in un’unica soluzione a maggio 2017. Per le utenze soggette a controllo attraverso la dichiarazione/questionario che verrà effettuata a giugno 2017, le scadenze slitteranno a luglio, settembre, novembre 2017 e gennaio 2018, con possibilità di pagamento in un’unica soluzione al 16 settembre 2017. Eventuali decisioni su riduzioni ed esenzioni per particolari casi non sono previsti nel piano economico finanziario ma vanno previsti nell’apposito regolamento.

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