TRAPANI. La Corte dei Conti, sezione controllo, “boccia” il Comune di Trapani. Sono quattordici le criticità che la Corte, presieduta dal giudice Anna Luisa Carra, ha mosso all’amministrazione di Palazzo D’Alì, e le più gravi riguardano le società partecipate, su tutte la “Trapani Servizi” che si occupa del ciclo dei rifiuti e l’”Atm”, la quale gestisce i trasporti pubblici e la sosta a pagamento.
Per la Corte, infatti, il Comune non ha verificato i debiti ed i crediti reciproci tra l'Ente e le società. La Trapani Servizi, poi, “ha percepito, nel 2013 e 2014, contributi rilevanti anche se non è chiaro il dettaglio delle operazioni”. Ed ancora, “non emerge come siano state ripianate le perdite della Trapani Servizi nel corso degli anni”.
Inoltre, la Corte fa rilevare come le perdite di esercizio al 31 dicembre 2012 ammontavano ad oltre mezzo milione. Ed ancora, “le direttive di indirizzo sulle politiche assunzionali delle società partecipate sono state impartite” solo nel settembre del 2015.
In una prima memoria difensiva l’amministrazione aveva spiegato come, in merito alle perdite della Trapani Servizi, queste siano state ripianate con le riserve patrimoniali, ma ancora i giudici sottolineano che, nel corso degli ultimi 7 anni la Trapani Servizi abbia chiuso il bilancio in negativo per 4 volte. “Ciò farebbe intravedere una certa difficoltà della società a permanere in equilibrio finanziario”.
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