TRAPANI. Da una delle realtà economiche più importanti di Trapani ad emblema dell’abbandono e dell’incuria. E, così, a cinque anni e mezzo dalla chiusura, il Cantiere navale è ancora lì che attende di riaprire i battenti. Con i dipendenti che, dal settembre 2011, ogni giorno, per alcune ore, sostano in segno di protesta dinanzi la sede di quella che è stata la loro sede di lavoro. «È scandaloso che da cinque anni e mezzo il Cantiere navale sia, nell'indifferenza collettiva, inattivo e i suoi capannoni abbandonati», denuncia di Filippo Cutrona, segretario generale della Cgil, oltre che della Fiom, il quale riporta l’attenzione su una struttura che, oggi, si presenta abbandonata ed in preda al degrado. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI TRAPANI DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE