MAZARA DEL VALLO. La ferita è grave e motivata.
A Mazara il numero dei pescherecci diminuisce annualmente e non se ne costruiscono di nuovi.
Gli ultimi dati farebbero riferimento alla richiesta degli armatori di un’altra decina di natanti di aderire al decreto del 14 ottobre 2013 riguardante le misure relative all’arresto definitivo delle attività di pesca delle imbarcazioni a fronte del quale l’Europa offre un congruo premio di risarcimento. Un fenomeno, tra l’altro, che coinvolge principalmente la Sicilia dove nel 2015 sono state presentate 121 domande di demolizione, cui sono legate le licenze di pesca e che ancora devono trovare risposta dal ministero e solo 11 battelli sono stati ricostruiti, a Mazara ne sono stati demoliti, negli ultimi due anni, 32 e non è stato costruito nessun nuovo peschereccio. Si demolisce perché l’armatore non riesce più ad andare avanti e decide di disfarsi del natante e intascare il premio di demolizione per pagare i debiti contratti con le banche.
Nell’ultimo decennio sono «scomparsi» a Mazara oltre 100 pescherecci dei circa 200 che si dedicavano alla pesca d’altura, oggi sono circa 90.
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