MARSALA.«Sul piano dei numeri, tutto sommato, siamo in linea con gli ultimi anni (nel 2015, oltre 170 mila turisti hanno soggiornato a Marsala, con una crescita del 16,8% rispetto al 2014, ndr). Non c'è stato un calo e le strutture ricettive stanno lavorando. Quest' anno, però, abbiamo avuto più turisti italiani che stranieri. Tutti, comunque, entusiasti della nostra città». È questo, in estrema sintesi, il bilancio sull' attuale stagione turistica tracciato dalla presidente della Pro Loco marsalese, Bice Marino, che dall'11 maggio, quando è stato inaugurato il primo stralcio funzionale del Monumento ai Mille, opera nell'annesso info -point, anche se la sede storica della Pro Loco rimane quella di via XI Maggio. E motivo di grande soddisfazione, per Bice Marino, che spiega ai turisti l' antica storia della città e indica i luoghi da visitare, è anche il gradimento mostrato da chi arriva a Capo Boeo. Nonostante anche gli aspetti meno belli. A cominciare dai sacchetti dei rifiuti talvolta ammassati anche lungo le strade. «Una donna arrivata con aria un Piazza della Repubblica po' diffidente verso la nostra città - rivela la Marino - alla fine ha scritto sul nostro registro: siete bravi a far sembrare bello anche quello che bello non lo è». Di tanto in tanto, anche qualche visitatore illustre o discendente di personaggi storici. Spesso curiosi, inevitabilmente, di vedere i luoghi in cui, con lo sbarco di Garibaldi e dei suoi 1089 in camicia rossa, fu avviato il processo di unificazione nazionale. Tra costoro, quest' anno, a parte i «soliti» discendenti dell' Eroe dei Due Mondi, anche un discenden te di Camillo Benso conte di Cavour, colui il quale ha tessuto le trame politiche che hanno preceduto l' unità d' Italia. «Ho notato -spiega Bice Marino - che un turista ha firmato con il cognome Benso sul registro dei visitatori. Gli ho, perciò, chiesto se era un parente dello storico personaggio e mi ha risposto che era un discendente diretto, venuto a Marsala perché desideroso di vedere il luogo dello sbarco. Altri arrivano anche per vedere il nome dei loro avi garibaldini incisi sul Monumento». DAL GIORNALE DI SICILIA. PER LEGGERE TUTTO IL QUOTIDIANO SCARICA LA VERSIONE DIGITALE