CASTELVETRANO. Il Comune di Castelvetrano impugna dinanzi al Tar di Palermo, il provvedimento con il quale l' assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità revocato il Decreto di ammissione a finanziamento dei lavori di realizzazione di opere infrastrutturali di riqualificazione a Mari nella di Selinunte, per realizzazione di un parcheggio, riqualificazione area a verde, da realizzarsi all' interno del Parco Archeologico di Castelvetrano per un importo complessivo di 4 milioni e 244 mila euro. Inoltre, il Comune dovrà restituire le somme già spese, per 255 mila euro. La vicenda risale al 2011 quando il Comune di Castelvetrano ottenne un finanziamento regionale di 4 milioni e mezzo per il Parco Archeologico di Selinunte, aggiudicato a seguito di gara di appalto, al l' Ati «Ipe - Puma» di Mazara.
Iniziati i lavori, afferma l' avvocato del Comune Francesco Vasile: «dietro personale denuncia di uno dei custodi in servizio al Parco, ha autonomamente deciso, il 9 giugno 2012, di ispezionare le aree private di cantiere, sottoponendole a sequestro preventivo, sul presupposto che l' impresa esecutrice facesse uno smaltimento incontrollato di rifiuti mediante sbancamento. La Procura - continua il legale -, non poté che confermare il sequestro, rigettando le reiterate istanze di dissequestro presentate anche dal Comune in ragione del grave pregiudizio dovuto al fermo dei lavoro».
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