VALDERICE. Profumano di legalità gli ortaggi raccolti, dai migranti, in un terreno confiscato alla mafia e assegnato dal Comune di Valderice alla cooperativa sociale Badia Grande che lo gestirà per tre anni. E proprio con la raccolta dei prodotti, si è conclusa la prima fase del progetto "I sapori de l' Inter -coltura" che ha visto la partecipazione di alcuni giovani richiedenti asilo, ospiti dello Sprar, alle prese con un percorso di formazione prettamente agricolo curato dai tecnici dell' Iripa. A conclusione dell' attività, cominciata lo scorso mese di settembre, è tempo di bilanci. Comune e Badia Grande tirano le somme. Centrati, in pratica, i tre obiettivi alla base del progetto: recupero e valorizzazione di un bene confiscato alla mafia che diventa elemento di integrazione sociale per gli stranieri; acquisizione di nuove competenze lavorative per le persone che vogliono crearsi una nuova vita nel nostro territorio; confronto, crescita e relazioni sociali per tutti i soggetti che sono stati coinvolti nel progetto. I giovani stranieri che hanno portato a compimento la loro formazione hanno voluto, simbolicamente, consegnare i frutti del loro raccolto ai rappresentanti dell' amministrazione di Valderice come riconoscimento per la fiducia e la responsabilità di aver operato su un sito di oltre 9000 metri -quadrati che è stato ripulito e reso produttivo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE