TRAPANI. Preoccupazione e sconcerto. Sono espressioni usate dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Mazara per l'indiscriminato aumento dei canoni irrigui. E' stato il commissario del Consorzio di Bonifica 1 -Trapani ad inviare alle aziende agricole le parcelle con un aumento di oltre il 400%, per sopperire al taglio delle spese predisposto dalla Regione Sicilia per effetto della norma della finanziaria del 2015 n.9 del maggio 2015, che ha introdotto la diminuzione a scaglioni della contribuzione della Regione nei confronti dei Consorzi di Bonifica. "Un aumento - scrive la Cia in una nota - che non può essere sopportato dalle aziende agricole e, in tal senso, il nuovo balzello oltre a rappresentare un aggravio sul già precario reddito agrario degli agricoltori, rappresenta un fattore che concorre gravemente al ridimensionamento del valore della proprietà fondiaria, con conseguenze negative incalcolabili". Nella nota si ricorda che nonostante un emendamento esaminato ed approvato all'unanimità in Commissione Attività Produttive all'Ars prevedesse il superamento dell'art. 47, il testo definitivamente approvato nella legge finanziaria regionale 2016, su proposta dell'Assessore all'Economia Baccei, reintroduceva di fatto gli aumenti sproporzionati (oltre il 400% di aumenti per l'anno 2016) a carico degli agricoltori, già duramente provati dalla crisi del settore. Per questi motivi, la Cia di Mazara, chiede alla "Presidenza della Regione Siciliana l'abrogazione della norma della finanziaria Regionale e al sindaco di Mazara di intervenire verso il presidente della Regione Siciliana , a tutela dei legittimi interessi dei propri concittadini agricoltori e per la salvaguardia dei livelli occupazionali.