TRAPANI. Sono quasi 10 mila i poveri che a Trapani si rivolgono alla Caritas per ottenere generi di prima necessità. Il dato è stato snocciolato nel corso dell’incontro su «Vecchie e nuove povertà», organizzato da Cisl Palermo e Trapani che hanno proposto un coordinamento territoriale contro la povertà fra tutti i soggetti locali coinvolti nella gestione del disagio sociale, dai Comuni ai sindacati, al terzo settore alla Caritas, così come previsto dalla proposta avanzata dall’Alleanza nazionale contro la povertà con il Reis, il reddito di inclusione sociale. Il povero adesso non è più il disoccupato o il pensionato al minimo, ma anche l’operaio in cassa integrazione, la famiglia monoreddito, l’artigiano, il commerciante, ossia tutti coloro che non trovano risposte adeguate dalle istituzioni sia intermini di assistenza, sia in termini di rilancio dell’economia. E l’esercito dei disagiati - circostanza allarmante - è in continua crescita. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE