MARSALA. Prorogato di un mese, dal 21 marzo al 30 aprile prossimo, il pagamento del saldo delle bollette del consumo idrico del 2015. Lo ha disposto, con una specifica ordinanza, il sindaco Alberto Di Girolamo, alla luce della generale protesta degli utenti per le bollette relative al consumo dell'acqua che sono state un vero e proprio "incubo" per i marsalesi. Migliaia di famiglie, infatti, si sono viste arrivare bollette "da capogiro" emesse dal Servizio Idrico Integrato per presunti consumi.
E per settimane gli uffici di contrada Amabilina sono stati presi d'assalto da parte dei cittadini non disposti a pagare quelle cifre enormi non rispondenti di certo agli importi dovuti per il consumo idrico. Alla base dell'inconveniente il fatto che la ditta che effettuava fino allo scorso mese di dicembre il servizio non sarebbe riuscita "leggere" buona parte dei consumi dai contatori, essendo questi, nella maggior parte dei casi, "inaccessibili" agli operatori o non funzionanti, anche se il regolamento comunale impone all'utenza la "perfetta efficienza del misuratore e la collocazione in zona facilmente accessibile da strada pubblica.
Nonostante questo inconveniente le bollette sono arrivate agli utenti marsalesi ma con cifre da capogiro tanto da suscitare generali proteste che il responsabile del Servizio Idrico Integrato, architetto Stefano Pipitone, non sempre ha potuto tranquillamente fronteggiare.
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