TRAPANI. «Mettere in sinergia le aziende confiscate, facendo tesoro delle esperienze positive maturate nel territorio». È l’invito del pm Andrea Tarondo, lanciato, sabato sera in Prefettura, nel corso dell’incontro «La bellezza dei beni aziendali confiscati alle mafie», organizzato dalla Calcestruzzi Ericina e da Libera, in occasione del secondo anniversario della prematura scomparsa del prefetto Fulvio Sodano, l’uomo delle istituzioni che impedì alla mafia di riappropriarsi della società che lo Stato aveva sottratto al capo mandamento di Trapani, Vincenzo Virga. Con molta schiettezza, il magistrato, che ha la delega della Procura distrettuale antimafia di Palermo, ha paventato il rischio che la “bella realtà” della Calcestruzzi Ericina (gestita da una cooperativa di ex dipendenti) diventi «un fulgido esempio in un deserto di disastri». L’idea progettuale di mettere in rete le aziende sottratte a Cosa Nostra è della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, guidata dal giudice Piero Grillo, presente all’incontro.