TRAPANI. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un'istruttoria per le presunte anomalie riscontrate sulle fatture per le eccedenze 2010/2011 emesse dall'Ente acquedotti siciliani agli utenti residenti a Trapani e provincia. L'iniziativa scaturisce da una denuncia presentata dall'associazione di consumatori Codici. Secondo l'associazione gli importi delle fatture non corrisponderebbero, in alcuni casi, al servizio realmente erogato. Copia dell'esposto denuncia è stata inoltrata, un mese addietro, anche alla Procura di Trapani e alla Corte dei conti. Già nello scorso mese di gennaio, «CO.DI.CI.» aveva chiesto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di rimuovere i vertici amministrativi dell'Ente Acquedotti. «Da quello che ci viene mostrato dagli utenti - aveva commentato il segretario regionale dell’Associazione, avvocato Manfredi Zammataro - anche tali fatturazioni non appaiono realistiche per vari motivi, e le richieste di pagamento arrivano anche a diverse migliaia di euro. Non appare inoltre corretto che a distanza di tempo Eas invii fatture riportando consumi asseritamente rilevati quattro anni prima, non concedendo alcuna possibilità al cittadino di verificare l'esattezza dei consumi ivi conteggiati». Da un confronto con fatture di anni precedenti, il consumo annuo per la stessa utenza risulterebbe completamente inferiore.