ALCAMO. In attesa delle elezioni comunali, i problemi ad Alcamo rimangono e peggiorano. Tra gli argomenti al centro del dibattito in questi giorni c'è anche quello relativo all'urbanistica e al rilascio delle concessioni, e di conseguenti situazioni di disagio di cui si fa portavoce il consigliere comunale Ignazio Caldarella, il quale scrive: «A che punto è il Piano regolatore generale? Sono stati presentati la Relazione geologica e quella agricolo-forestale? A che punto è il parere sulle prescrizioni esecutive? Si aspetta veramente che sia il prossimo sindaco ad occuparsi di tali problemi, per cui i cittadini dovranno aspettare almeno un altro anno per vedere qualche proposta di pianificazione? Perché, per la fascia pedemontana, si ritiene che i cittadini debbano utilizzare il silenzio assenso per avere riconosciuto il loro diritto - conclude Caldarella - ad edificare un'area edificabile?». Questi e altri quesiti posti dal consigliere saranno affrontati prossimamente in consiglio comunale. «Nella nostra città - sostiene il consigliere nell'interrogazione da lui inviata di recente al commissario straordinario comunale Giovanni Arnone - si è creata una situazione non più sopportabile, riguardante lo smembramento del settore urbanistica, di vitale importanza per l'economia cittadina che, specialmente oggi, non potendo contare sulla realizzazione di nuove costruzioni, è diventata asfittica e blocca diversi comparti come quelli artigianale, commerciale, immobiliare e, a cascata, tutti gli altri. In un momento così drammatico - prosegue Caldarella - si blocca pure l'iter per la revisione del Piano regolatore generale, ormai ad un punto morto, e l'edificazione nella Fascia pedemontana, interessata dalla richiesta di edificazione di tanti nuovi edifici e, contestualmente, dal blocco del rilascio delle concessioni già pronte». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE