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Marsala, nuove scoperte nell'ipogeo della Cava

MARSALA. Il Santuario della Madonna della Cava non smette di stupire. Nella settimana in cui sono state avviate le celebrazioni in onore della patrona di Marsala, il rettore, don Giacomo Putaggio ha rivelato l’ultima scoperta.

Nelle scorse settimane, infatti, sono stati svolti ulteriori scavi nella grotta e, sulla fiancata destra, accanto all’altare che ospita il tabernacolo, è stato trovato un altro varco che celava due stanze. Si tratta del santuario che ospita la statuetta della patrona col bambinello ritrovata nel 1518 dopo che, secondo la tradizione, il padre agostiniano Leonardo Savina ebbe la visione della Madonna la quale gli indicò dove avrebbe trovato una sua effige, e gli chiese di edificarvi una chiesa. Il 19 gennaio 1518, in via XIX Luglio, in seguito al crollo di un masso, venne trovata una grotta dove, in un pozzo, era conservato il piccolo e prezioso simulacro. Nei primi anni, la chiesa era abitata da monaci agostiniani.

Da circa otto anni il santuario è interessato da opere di recupero, ricerca e restauro, la più nota delle quali ha visto tornare agli antichi splendori gli affreschi cinquecenteschi, rigorosamente a tema sacro, che si trovano nel primo livello della grotta. Proprio a partire dall’ipogeo, ora sono state svelate altre due stanze. La scoperta ha fatto seguito ad un’opera di pulizia che ha rimediato ad un alluvione che nell’ottocento investì Marsala, seppellendo nel fango buona parte degli ingrottati.

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