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Riapertura del cantiere navale di Trapani, i sindacati Cisl e Uil: «Punto di svolta»

Il porto di Trapani

TRAPANI: «Chiediamo al prefetto Leopoldo Falco l'istituzione di un tavolo tecnico che permetta di individuare le condizioni ottimali per il rilancio del Cantiere navale di Trapani e le migliori soluzioni affinché gli ex lavoratori del sito possano essere reimpiegati nel posto in cui negli anni passati sono stati parte attiva dello sviluppo». Lo affermano il componente della segreteria Fim-Cisl Palermo-Trapani Sebastiano Valfrè e il segretario generale Uilm Trapani Giuseppe Tumbarello in seguito all'assegnazione da parte del Ministero delle Infrastrutture dell'area demaniale del Cantiere navale di Trapani alla società romana "Marinedi".

«A due anni circa dalla chiusura del cantiere navale - affermano i due sindacalisti - è arrivato il momento per il rilancio di un settore fondamentale per la lo sviluppo economico della nostra città. Una riapertura che, se fatta nel giusto modo, darà impulso alla cantieristica navale e al suo indotto. Dopo le numerose riunioni svolte nei mesi passati con il prefetto e con gli operai del cantiere, oggi, che ci troviamo finalmente a un punto di svolta, chiediamo che vanga data priorità all'assunzione di chi ha già lavorato nel cantiere navale ricordando che si tratta di persone che ha già un grande bagaglio di esperienza da poter sfruttare a beneficio delle attività cantieristiche».

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